I vasi Venini sono autentiche opere d’arte e non solo oggetti di design con cui decorare la casa. Modelli come Opalino e Balloton hanno sicuramente fatto la storia del marchio ma tra tutti, a fare battere il cuore c’è Fazzoletto Venini: un esempio di maestria che ha permesso al design made in Italy di raggiungere l’esposizione prestigiosa al MoMa di NYC.
La storia di Fazzoletto Venini: dall’esordio ad oggi
Non un semplice vaso, un oggetto da collezione prezioso con una storia importante: a firmare Fazzoletto Venini è Fulvio Bianconi, artista, grafico, illustratore e designer che ha fatto la fortuna di diversi brand.
La tecnica utilizzata per la sua creazione nel 1948 è quella della “mano volante”. Si tratta di una modalità di lavorazione che i mastri vetrai hanno padroneggiato, gestendo movimenti circolari che riescono a regalare alla creazione proprio quelle linee e pieghe tipiche che avrebbe un fazzoletto in tessuto capovolto.
L’ispirazione strizza l’occhio al passato e più precisamente al 1932, omaggiando il Cartoccio ideato da Piero Chiesa. I due prodotti si differenziano per l’asimmetria dovuta alla tecnica particolare utilizzata per la produzione del più recente, rispetto al primo realizzato impiegando vetro industriale.
La produzione è strettamente collegata ad uno dei luoghi cult per la lavorazione del vetro: Murano, una piccola isola della laguna veneziana nota proprio per l’artigianato specializzato in questo materiale.
Fazzoletto Venini viene proposto in tre misure: piccolo, con un diametro da 13,5 cm, medio da 20 cm e grande da 23 cm. In origine e fino agli anni ’60 circa, era disponibile in un unico colore ma oggi l’espressione artistica e la creatività hanno dato modo di realizzare tantissime varianti cromatiche, alcune tinta unita e altre persino in combinazione con nuances a contrasto tra l’interno e l’esterno.
Simbolo di pienezza e di libertà, è un accessorio incredibilmente funzionale e allo stesso tempo in grado di acquisire il ruolo di protagonista in un salotto, su un tavolino nella zona living o perché no, anche in una camera da letto.
Perché il vaso si chiama Fazzoletto?
Molto probabilmente, tra le curiosità più interessanti c’è il motivo del nome. Il prodotto si chiama Fazzoletto perché fondamentalmente lo ricorda: seppur inizialmente l’idea era quella di richiamare una gonna, una volta ultimato l’effetto visivo era proprio di questo accessorio tessile e perciò è stato ribattezzato così.
Cosa rende speciali i vasi Venini
I vasi Venini vengono riconosciuti a livello internazionale per la loro straordinaria qualità e l’innovazione nel design, rappresentando uno dei simboli più prestigiosi del vetro artistico italiano.
L’azienda, fondata nel 1921 da Paolo Venini e Giacomo Cappellin, si è distinta per la capacità di combinare metodi tradizionali di lavorazione del vetro con idee moderniste, attirando collaborazioni con numerosi artisti e designer di fama mondiale.
Unici nella forma e nel design, i prodotti del marchio veneziano hanno tra le caratteristiche principali l’incisione del brand Venini che aiuta ad autenticarli. Come accennato, sono così preziosi da essere molto più che un oggetto decorativo.
La loro specialità risiede nell’eccezionale artigianalità e nelle tecniche innovative sviluppate e perfezionate nel corso degli anni: acquistare un Fazzoletto Venini significa aggiungere un elemento di design prestigioso, destinato a diventare un investimento artistico nel tempo.
Se la proposta vi è piaciuta e vi stuzzica l’idea di aggiungere un oggetto prestigioso e made in Italy come questo nella vostra abitazione, su Tonelli Home potete trovare diverse varianti cromatiche di Fazzoletto Venini ma anche tantissimi altri vasi dello stesso brand.
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