Berkel: le origini del mito
Colore rosso, linee rotonde, minimali e accattivanti, fascino che cattura al primo sguardo. Tutto questo e molto di più sono le affettatrici Berkel, la cui storia si perde nel tempo, per l’esattezza alla fine dell’Ottocento.
Il nome del brand è legato a quello del suo fondatore: Wilhelmus Adrianus van Berkel, un macellaio olandese appassionato di meccanica. Il suo sogno? Quello di creare un utensile che gli permettesse di non adoperare il coltello.
Un obiettivo portato avanti negli anni con tenacia e passione, in attesa dell’idea giusta: quella di collocare una lama concava rotante in maniera perpendicolare su un piatto mobile su cui poggiare la carne.
È così che la lavorazione della carne con il coltello diventa superflua e nasce la prima affettatrice meccanica di tutti i tempi, realizzata all’interno dello stabilimento Berkel, fondato a Rotterdam nel 1898.
I brevetti depositati nell’arco di oltre trent’anni dall’azienda sono tantissimi. In pochi decenni la piccola fabbrica del macellaio olandese si trasforma in una multinazionale, con stabilimenti in tutto il mondo.
Una crescita si arresta soltanto a causa dello scoppio delle Guerre Mondiali, durante le quali la produzione viene convertita in motori da nave, idrovolanti e macchine utensili.
Berkel oggi
Nel 1952 il fondatore dell’azienda muore. Negli anni successivi vengono lanciati sul mercato altri macchinari, oltre alle affettatrici: macinacaffè, cutter, tritacarne, ecc. ecc. Sono però le vecchie produzioni a fare da traino.
L’azienda va in crisi negli anni Settanta e negli anni Novanta avviene la fusione con la Avery. Sembra ormai tutto finito ma non è così: nel 2014 Berkel viene acquisita da parte del Gruppo Rovagnati, che realizza un restyling delle affettatrici, puntando sul caratteristico colore rosso fiammante.
Un design tutto italiano, a fronte di un totale di circa 40 affettatrici Volano prodotte a settimana: uno dei modelli più iconici. Il fiore all’occhiello è la manovella che dà l’avvio al meccanismo di taglio, lavorata in ghisa e con degli intarsi cromati e verniciati.
Il rilancio dell’impresa lombarda, un po’ nostalgico indubbiamente, ha successo. Oggi si contano due stabilimenti produttivi per le affettatrici: uno a Oggiona S. Stefano e uno in India.
A essi vanno aggiunti la fonderia di alluminio a Besnate e il centro di produzione di coltelleria a Maniago. La Van Berkel International è diventata una realtà da oltre 18 milioni di euro di fatturato.
Perché scegliere Berkel
Tonelli Home propone un’ampia selezione degli articoli Berkel, disponibili sia nello shop online che in negozio. Un assortimento che comprende, oltre a diversi modelli di affettatrici, coltelli e molti altri accessori, compresa una macchina sottovuoto.
Idee capaci di rendere l’esperienza in cucina unica e preziosa, che durano a lungo e frutto di una storia che va avanti da oltre 120 anni. Un sapere che parte da lontano e ha trovato una nuova declinazione grazie al know how artigianale italiano.